Ponte fra Italia e Giappone-TomoAmici

In primo piano

Notizie da TomoAmici
 Torino – 26/10/2024 
“Fermiamo le guerre” – Giornata di mobilitazione nazionale.
Torino: Corteo parte alle ore 14:30 dalla Piazza Albarello e arriva alla Piazza Castello.

Torino – 26/10/2024  139° presenza di Pace “Aboliamo la guerra!”

《Le presenze di pace sono un momento di aggregazione, solidarietà e pubblica
espressione per chi è per la pace e, come recita la Costituzione, “ripudia la guerra
come strumento di risoluzione dei confli”: questa visione è maggioritaria, ma non
è sufficientemente ascoltata e rappresentata dai media e nella classe politica.
Esprimiamo tua la nostra solidarietà per le vime della guerra, di tue le guerre. Condanniamo tue le violenze. Esprimiamo pieno sostegno agli attivisti per la pace, a chi manifesta contro la guerra e a chi si rifiuta di parteciparvi* – a tue le donne e gli uomini che per questo sono perseguita nei propri paesi.
Sosteniamo tue le iniziative di resistenza nonviolenta alla guerra.
Condanniamo le aggressioni militari come quella russa in Ucraina, gli attacchi ai
civili come quello da parte di Hamas e i bombardamenti ad opera di Israele, che
provocano morte e distruzione fra gli abitanti di Gaza. La morte di civili non può
mai essere un danno collaterale.
Chiediamo con forza un’urgente azione diplomatica per la pace
• Sì al cessate il fuoco immediato e al ritiro dei soldati occupanti e al pieno
rispetto del diritto umanitario, agendo per il rispetto del diritto
all’autodeterminazione per tu. i popoli, a parre da quello palestinese
• Sì all’azione giudiziaria internazionale per i crimini di guerra
• Sì al blocco delle forniture di armi alle par in conflitto
• Sì all’accoglienza senza discriminazione di chi scappa da qualunque guerra
• No all’aumento delle spese militari e alla corsa al riarmo
• No alla minaccia e uso delle armi nucleari #ItaliaRipensaci.》

Torino – 02/10/2024 
Nell’ambito dell’iniziativa del centro studi Sereno Regis “Festival della Non violenza”, Agite propone “Prospettive Nonviolente per una Cultura di Pace”.


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Torino 06/08/2024 – Mai più Hiroshima e Nagasaki 2024


26/05/2024 Casale Monferrato
Il libro “L’oceano di Gaudi” viene presentato nel CASALE Comics & Games.


Fukushima – marzo
2024

Ecco il messaggio 2024 per gli amici del mondo dalla signora Ru
iko Mutō, un’attivista del movimento contro il nucleare di Fukushima.
Per leggere la versione italiana tradotta da TomoAmici, cliccare ↓ Messaggio del 2024 di Ruiko Mut
ō 

 

Torino – 23, 24/02/2024 “Cessate il fuoco!”

Compleanno del Trattato ONU Per la messa al bando delle armi nucleari

Torino il 22/01/2022
TomoAmici ha partecipato al presidio che si è tenuto sabato 22 gennaio sotto il Comune di Torino in occasione del primo anniversario dell’entrata in vigore del Trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari (TPAN) . Il presidio, organizzato dal coordinamento AGITE, il quale riunisce più di 90 gruppi, cittadini, associazioni ed istituzioni che, benché diversissimi per storie e sensibilità, hanno fatto lo sforzo di convergere sul tema del supporto al trattato, tema che si lega alla stessa sopravvivenza dell’umanità; è infatti chiaro che esistono due pericoli mortali per il futuro della nostra specie: uno è appunto il pericolo di un’espansione nucleare, l’altro il cambiamento climatico. Mentre quest’ultimo è diventato un tema sensibile per l’opinione pubblica mondiale, anche grazie al coraggioso attivismo di nuovi e vecchi movimenti ambientalisti, il pericolo nucleare è ancora pericolosamente sottostimato. 
Al presidio di Torino, sono intervenuti la presidente del Consiglio comunale di Torino Maria Grazia Grippo, Giampiero Leo, vicepresidente del Comitato regionale per i diritti umani e civili e alcuni gruppi che fanno parte del coordinamento AGITE, di cui la rappresentante di nostro Ponte fra Italia e Giappone – TomoAmici.
                  
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L’intervento della nostra Chie Wada è seguente:
Mi chiamo Chie Wada, sono di Ponte fra Italia e Giappone TomoAmici. Sono venuta per dire che le armi nucleari non salvano le vite, uccidono. Il presidente Truman degli Stati Uniti decise di lanciare le due bombe a Hiroshima e Nagasaki dicendo per risparmiare le vite di 250 mila soldati americani. Ma le due bombe uccisero 214 mila civili di Hiroshima e Nagasaki entro il 1945 e le sofferenze continuano ancora adesso. Le bombe uccidono non salvano le vite umane. Le vite dei 250 mila soldati sarebbero stati salvati non dalle bombe, perché la guerra cessò. E non furono le due bombe nucleari che costrinsero la resa incondizionata del Giappone. La mattina del 6 agosto, quando ricevettero la notizia della bomba a Hiroshima, i capi politici e militari del Giappone non reagirono per niente. Perché, se una bomba è stata lanciata, non ci sarebbe più la seconda, cioè la città di Tokyo è salva! A parte che la popolazione giapponese fu oscurata di tutto, e l’orrore della bomba nucleare non era immaginabile per la gente dell’epoca. In poche parole non era come l’11 settembre. I capi si riunirono davanti all’Imperatore quando Unione Sovietica invasò Manciukuo prima dell’alba del 9 agosto, come Churchill, Roosevelt, e Stalin avevano stabilito all’inizio del febbraio dello stesso anno a Jalta: I Sovietici avrebbero dichiarato guerra al Giappone entro tre mesi dalla sconfitta della Germania, sarebbe l’8 agosto. La riunione per discutere della resa cominciò alle ore 10 del 9 agosto e la notizia della bomba delle ore 11:02 a Nagasaki arrivò durante la riunione. La guerra fu combattuta per il Giappone, sempre fuori dall’territorio, quindi perdendo le città interne, si poteva continuare la guerra ma l’Esercito giapponese poté combattere  più all’ulteriore fronte, cioè contro l’invasione dell’Unione Sovietica.  Il Giappone decise la resa.
                  
Dunque le armi non salvarono le vite dei soldati americani, la pace che le salvò.
Adesso la vita del pianeta è in pericolo. Le armi non possono fare niente per la salvezza. L’unica soluzione efficace, ancora una volta, è la pace come la resa del Giappone del 1945. Le spese militare/anno dell’intero Globo monta quasi a 20 mila miliardi di dollari. Smettere le spese militare e spendessimo anche solo 10 % per la conservazione del Pianeta e la salute della gente, saremo salvi!  Ripeto le armi nucleare sono per la distruzione dell’umanità. La nostra salvezza è la pace!
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Il coordinamento aderisce una campagna “Italia ripensaci! Rattifica il Trattato per la proibizione delle armi nucleari”, con International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN) e Rete Italiana Pace e Disarmo. 

                  

10° anniversario dell’incidente nucleare di Fukushima

Torino 11/03/2021
10° anniversario dell’incidente nucleare di Fukushima” organizzata da TomoAmici e de La Poderosa APS si è tenuta l’11 marzo 2021 con moderatore Stefano Alberione.  
La conferenza si è aperto con la proiezione del video “Catastrofe dell’11 marzo 2011 in Giappone” e successivamente, l’intervento del prof. Massimo Zucchetti del politecnico di Torino che ha spiegato che accadde  nella centrale nucleare Daiichi di Fukushima nell’11 marzo del 2011 in poi (14 minuti dall’inizio video) e l’intervento di Nao Ishiyama di TomoAmici che ha parlato sulla vita attuale della popolazione di Fukushima. Chiara Marzocchi ha presentato la presidentessa, Ruiko Mutō del comitato CLASS ACTION contro i responsabili dell’incidente nucleare e ha letto la sua lettera per gli amici del mondo. (59 minuti dall’inizio). 
Per leggere la lettera ⇒
Il prof. Angelo Baracca dell’Università di Firenze ha sottolieato i tre punti. (68 minuti dopo l’inizio) ① Il guasto della valvola per la piscina per il raffreddamento delle barre esaurite ha salvato dalla Meltdown del reattore N° 4. ② Permane la grande difficoltà per la gestione degli impianti nucleari di Fukushima. Se comincia il nucleare non si sa come va a finire, anzi non finirà mai! ③ Per la conclusione, la fissione del nucleo non crea CO2, ma per funzionare la centrale nucleare è inevitabile l’emissione del CO2. L’energia nucleare non può contribuire contro il cambiamento climatico.
L’intervento del prof. Angelo Baracca ⇒
In seguito il videomessaggio della presidente di “Orto dei Sogni”  Morimi Kobayashi è stato trasmesso. (93 minuti dall’inizio). Chie Wada ha parlato delle ragioni per cui il Giappone non riesce ad uscire dal nucleare ripercorrendo la storia del Giappone dal dopo guerra.
Per la conclusione, è trasmesso il video Dall’Italia “Hana wa saku”
Pubblichiamo i dati usati per l’intervento di Nao Ishiyma e il testo di Chie Wada completato ulteriormente dopo la conferenza.
Riassunto dell’intervento di Nao Ishiyma 
Perché il Giappone non riesce ad uscire dal nucleare Chie Wada
Per guardare l’intera registrazione cliccare qui ⇒

  

Il Trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari in vigore!

Torino 22/01/2021
    
Oggi il 22 gennaio 2021 entra in vigore il trattato dell’ONU per il bando della armi nucleari. Il coordinanamento AGITE ha organizzato un presidio per chiedere all’Italia di aderire a questo fondamentale trattato internazionale. Ad oggi è stato firmato da 86 Stati (gli Stati aderenti all’ONU sono 194), e ratificato da 51.
              
Il TPWN (the Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons) obbliga ogni Stato che vi aderisca a «non: (a) Sviluppare, testare, produrre, produrre, oppure acquisire, possedere o possedere riserve di armi nucleari o altri dispositivi esplosivi nucleari;
(b) Trasferire a qualsiasi destinatario qualunque arma nucleare o altri dispositivi esplosivi nucleari o il controllo su tali armi o dispositivi esplosivi, direttamente o indirettamente; (c) Ricevere il trasferimento o il controllo delle armi nucleari o di altri dispositivi esplosivi nucleari, direttamente o indirettamente; (d) Utilizzare o minacciare l’uso di armi nucleari o di altri dispositivi esplosivi nucleari; (e) Assistere, incoraggiare o indurre, in qualsiasi modo, qualcuno ad impegnarsi in una qualsiasi attività che sia vietata a uno Stato Parte del presente Trattato; (f) Ricercare o ricevere assistenza, in qualsiasi modo, da chiunque per commettere qualsiasi attività che sia vietata a uno Stato Parte del presente Trattato; (g) Consentire qualsiasi dislocazione, installazione o diffusione di armi nucleari o di altri dispositivi esplosivi nucleari sul proprio territorio o in qualsiasi luogo sotto la propria giurisdizione o controllo.»
                
Il coordinamento chiede all’Italia di firmare e rattificare questo Trattato Onu!!
ITALIA RIPENSACI!!
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